Benvenuto nel Giardino di Famiglia

Chi sono

Mi chiamo Rosanna Nicoletti.
Vivo nella campagna pavese con la mia famiglia, in una cascina del ‘700 dove coltivo e vendo fiori. Non sono una botanica o un’agronoma; sono laureata in lingue, in scienze politiche e ho una formazione di archivista di Stato. Ciò nonostante, la vita mi ha sempre portato ad interessarmi alla terra e ai fiori. Sono nata e cresciuta a Bruxelles dove mia madre era insegnante di composizioni floreali moderne e dove tutt’ora cura il suo impeccabile giardino. È indubbio che negli anni io abbia assorbito la passione per il verde!

La mia storia

Quando mi sono sposata sono andata a vivere a Parma dove sono nati i miei quattro figli. Qui ho iniziato a seguire corsi di composizioni floreali con Gin Rebaudi Braga, professoressa all’EDFA di Genova. Nel 2006 ho fondato a Parma il primo giardino condiviso per famiglie nel parco intitolato allo straordinario agronomo Antonio Bizzozero; con l’aiuto di mia figlia Anna avevo disegnato in loco la “Ruota degli orti”: 33 orticelli destinati a famiglie con bambini. Ricordo con emozione la visita inaspettata di Pia Pera, amante degli orti e instancabile divulgatrice del mondo delle piante.
Poi, nel 2013, ci siamo spostati a Pavia e da 5 anni viviamo in una cascina sulla sommità di un antico argine del Po; perciò, godiamo di un’insolita vista dall’alto sulla pianura padana.Quando mi sono stabilita in campagna ho subito allestito il mio orticello.Ma con l’arrivo della pandemia le cose sono cambiate. Da amante della coltivazione degli ortaggi sono diventata appassionata ricercatrice e coltivatrice di fiori.

L'ispirazione

Durante il primo lockdown mio figlio Pierluigi mi regalò dieci rizomi di dalie. Fino ad allora, non avevo mai prestato attenzione a questa sorta di patata secca avvizzita ma ero proprio curiosa di vedere quale sarebbe stata l’evoluzione dello strano tubero. Quando le prime dalie sono fiorite è stata un’emozione incredibile, una gioia “dentro”. Da allora ho continuato a imparare e studiare, ascoltare persone di tutto il mondo che raccontano di come moltiplicano le dalie e di quali cure hanno bisogno.La parte della dalia che mi interessa di più è il rizoma: sembra inerte ma in realtà è portatore di vita. Basta piantarne uno perché si moltiplichi molto generosamente. Ma anche le infiorescenze sono incredibili: hanno dei colori ricchi di sfumature, che cambiano durante i diversi stadi di fioritura. Inoltre, hanno quel fascino un po’ retrò di fiore dimenticato, lasciato a margine di orti passati oppure raffigurato in modo ammirevole sulle carte da parati da William Morris.A settembre 2022 sono andata in Olanda a visitare i campi di dalie: mi sono trovata in mezzo a queste distese infinite di fiori, immersa nel colore. Che gioia!
Sempre durante il lockdown ho iniziato a seminare i fiori nel semenzaio; in particolare semi di varietà che non si trovano dai fioristi come i cosmos, i piselli odorosi, le zinnie, le bocche di leone e varie ombrellifere ed erbe decorative. Si era innescato un circolo virtuoso di lavoro, colore e gioia che mi ha spinto a ricercare informazioni sulle coltivazioni sostenibili di fiori. E così che ho conosciuto Slow flowers Italy e il movimento Slow flowers americano fondato da Debra Prinzing. Ho cominciato a seguire diverse flower farmers che davano spiegazioni sulla coltivazione dei fiori e mi sono accorta che quello che stavo facendo in cascina era in linea con ciò che loro avevano già avviato da tempo.Con la fine del lockdown è come se i miei figli fossero cresciuti all’improvviso. Per me era arrivato il momento di avviare l’attività che desideravo e con la quale poter trasmettere i valori in cui credo.

La mia attività

Il primo passo in questo senso è stato l’iscrizione al corso online di Erin Benzakein, proprietaria della Flower Farm Floret, nello stato di Washington. Poi, ho avviato ufficialmente la mia attività di vendita di rizomi di dalie, bulbi, semi ed anche fiori da taglio coltivati in cascina in modo sostenibile. Inoltre, organizzo workshop di semina e “chiacchierate” sulla sostenibilità nel mondo dei fiori.Da gennaio 2023 faccio parte della rete Slowflowers Italy, un’associazione culturale nata per diffondere un modo gentile di vivere i fiori e noi stessi, per tornare ai ritmi autentici della Natura, con la quale condivido valori e idee.
Tutti possiamo scegliere di circondarci di ciò che più ci fa star bene. E i fiori danno gioia solo a guardarli. Perciò sono entusiasta all’idea di diffonderne la conoscenza e di fare in modo che ognuno provi il bisogno di fermarsi ad ammirare un fiore.

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