Perché scegliere di coltivare le dalie

Se state cercando un fiore che possa crescere nel vostro giardino, ma anche in vaso, questo articolo fa il caso vostro.
Infatti, se le dalie sono tornate di moda c’è un perché.

Il ritorno delle dalie!

Come non rimanere affascinati dalla loro fioritura, così sorprendentemente colorata, e dalla complessità strutturale della forma del fiore.
Io ne sono stata letteralmente rapita.
Fino a pochi anni fa, non avevo mai prestato attenzione a quello che, all’inizio, può sembrare una patata secca avvizzita. Poi con la pandemia tutto è cambiato: da amante della coltivazione degli ortaggi sono diventata appassionata ricercatrice e coltivatrice di fiori.
Scopri la mia storia.
Quando le prime dalie sono fiorite è stata un’emozione incredibile, una gioia “dentro”.  Da allora ho continuato a imparare e studiare, ascoltare persone di tutto il mondo che raccontano di come curano e moltiplicano le dalie.

Difficilmente troverete le dalie nelle vetrine dei fioristi tradizionali; infatti, è uno di quei fiori che sopporta male il trasporto. Perciò sono coltivate e vendute localmente dalle Flower farm, letteralmente fattorie di fiori, che propongono bouquet di fiori stagionali ad una clientela limitrofa. Se vuoi conoscere la Flower farm più vicina basta cliccare il link dell’associazione Slowflowers Italy; si aprirà una mappa interattiva che riunisce gli aderenti alla Rete. Vi invito a consultare il sito di Slowflowersitaly per scoprire cosa significa promuovere un modo più etico e sostenibile di coltivare e commerciare fiori.
Il Giardino di Famiglia è molto orgoglioso di fare parte della Rete.

Ecco alcune dalie !

Se vi avvicinate per la prima volta al mondo delle dalie, forse avrete visto la più famosa: la Café au Lait.
I wedding planner la scelgono per il suo colore candido ed etereo che la rende particolarmente adatta all’allestimento matrimoni e cerimonie diverse.

Dalia Cafè au lait, Dalia decorativa gigante rosa pallido con fiori enormi
Dalia Café au Lait

Infatti, il suo colore è unico; un crema caldo che, a seconda dei livelli di maturazione, si modifica e prende delle sfumature rosa antico, a volte quasi giallo paglierino o cipria. La trovate nella collezione di dalie che propongo nel mio SHOP, insieme alle sue sorelle: la Café au Lait Rosé e la Café au Lait Royal.

Dalia decorativa gigante rosa, Café au Lait rosé
Café au Lait Rosé
"Dalia Café au Lait Royal". Dalia decorativa grande color rosa Café au Lait Royal
“Dalia Café au Lait Royal”

Ma, oltre alla Café au Lait, esistono tantissime varietà di dalie molto diverse tra loro, sia come colore che come forma. Le dalie sono classificate in diverse categorie proprio in base alla loro forma. Le principali sono: le giganti dinner plate, le piccole pompon, quelle a sfera, quelle a collaretto, le cactus e semi-cactus che si riconoscono dai petali appuntiti, le dalie anemoni e le dalie orchidee. Non si tratta di una classificazione botanica bensì commerciale, usata per indicare le diverse varietà.

Scopri perché è interessante e vantaggioso coltivare le dalie:

  • prima di tutto le dalie hanno una fioritura molto lunga: da luglio fino ai primi di novembre.
  • la sua fioritura è abbondante. La dalia viene definita cut and come again, cioè più la si taglia più fiorisce.
  • si declina in infinite varietà cromatiche, diverse anche a seconda dei livelli di maturazione del fiore.
  • le sue forme sono molto interessanti e complesse.

Un po’ di storia

Sapevate che le dalie sono il fiore nazionale del Messico?
Infatti, sono originarie delle montagne del Messico e dell’America centrale.
Nel 1600, i botanici che accompagnavano i conquistadores catalogarono le piante del Nuovo Mondo. Notarono subito la Dalia Imperialis, per le sue dimensioni che la rendono simile ad un arbusto. Gli Atzechi ne usavano gli steli, cavi e resistenti, e li adoperavano come veri e propri tubi per far passare l’acqua.
Gli studiosi notarono anche dei fiori singoli, simili alle margherite, con otto petali aperti e un centro giallo intenso: erano le dalie native.
Raccolsero i semi e i rizomi e li mandarono ai Giardini Botanici di Madrid, sottolineando che le popolazioni native si cibavano del rizoma. Perciò, si cominciò a studiarlo dal punto di vista alimentare, considerandolo come un nuovo possibile alimento, tanto più che i fiori originari non erano particolarmente degni di nota. Ma, verso l’inizio del 1800, comparve la prima dalia a fiore doppio, di un colore rosso acceso. Era nata la magia!
Le dalie cominciarono ad essere richieste e gli ibridatori iniziarono a creare combinazioni di colori e di forme.
Oggi sappiamo che dai semi possono nascere le varietà più diverse; infatti, le dalie hanno ben otto coppie di cromosomi con cui gli ibridatori possono “divertirsi”. Sfortunatamente i caratteri responsabili degli aspetti più interessanti e belli del fiore sono recessivi. Perciò, è più facile ottenere una dalia nativa a fiore singolo (carattere dominante) che una Café au Lait, ad esempio. Infatti, poichè gli insetti impollinatori sono particolarmente attratti dai fiori con il centro giallo, questi hanno maggiori possibilità di di sopravvivere come specie e sono, quindi, più diffusi.

Curiosità

Sapete perché in inglese “dalia” si scrive dahlia?  È un omaggio al botanico svedese Anders Dahl, allievo del famoso biologo Carlo Linneo, padre della nomenclatura per la classificazione scientifica degli organismi viventi. Infatti dahlia è il nome scientifico latino.